ABBAZIA DI THÈLEMA: LA CASA DELL’OCCULTO IN SICILIA

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Prima di introdurvi all’interno di uno dei casolari più famosi nella cultura dell’occulto, è necessario soffermarci sul vero protagonista di questa storia; il suo nome è Aleister Crowley.

Aleister Crowley, pseudonimo di Edward Alexander Crowley, nasce il 12 Ottobre del 1875 in Regno Unito, all’interno di una famiglia di Evangelisti abbastanza estremisti dal punto di vista religioso, e fu un esoterista e scrittore. Nel 1898 si unì all’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata, un’organizzazione fondata sullo studio e la pratica dell’occulto, delle attività paranormali e della metafisica. Precisamente nel 1904, durante una vacanza a Il Cairo, fu protagonista di un evento mistico ed inaspettato che lo portò a fondare il proprio culto religioso, quello di Thèlema, e a realizzare la sua opera, nonché testo sacro della religione, chiamata ”The Book Of The Law”.

❝La pia finzione secondo la quale il male non esiste lo rende soltanto vago, enorme e minaccioso.❞

Aleister Crowley

Successivamente, dopo una lunga permanenza negli Stati Uniti d’America, e dopo svariati viaggi in giro per il mondo, si stabilì a Cefalù, in Sicilia. Leggenda vuole che in quegli anni abbia anche preso in considerazione la Casa Rossa, o Villa de Vecchi (potete leggere la storia cliccando qui), ma dopo avervi dormito per un paio di notti, decise di andar via.

Scatti di F. Paolo Miccichè📸

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A Cefalù, Crowley, fondò l’Abbazia di Thèlema, luogo in cui visse con alcuni seguaci prima di essere espulso dal Regno d’Italia per sospetto antifascismo, a causa di una morte sospetta legata alle pratiche all’interno della sua abbazia.

Aleister Crowley si dimostrò subito una figura assai controversa, dando molto nell’occhio poiché era solito definirsi ”la Bestia 666”, e perché considerato il fondatore del moderno occultismo e fonte d’ispirazione per il satanismo. Nonostante Crowley non fosse esattamente satanista, in quanto apertamente ateo, il suo obiettivo era quello di calpestare il Cristianesimo. Mosso da una forte rabbia verso la religione cristiana, probabilmente a causa della rigida dottrina imposta dalla famiglia.

Ed è qui che inizia la storia della famosa Abbazia di Thèlema.
Aleister Crowley, una volta sbarcato in Sicilia, a Cefalù, prese in affitto Villa Santa Barbara, immersa nel verde e nelle montagne sicule, dove visse con alcuni dei suoi seguaci. La villa era priva di porte, con l’intento di farne un unico ambiente, e l’ingresso era la sala principale dove era presente l’altare, in cui avvenivano i rituali, su cui era appoggiato un libro accerchiato da candele. Sul pavimento della stessa stanza, il disegno di un pentagramma con sopra un braciere sacrificale.

Chiunque era il benvenuto all’Abbazia, e ogni discepolo di Crowley era libero di vivere in totale autonomia la propria vita facendo ciò che voleva. Inoltre, il suo esperimento prevedeva lo studio di pratiche quali il tantra, lo yoga, rituali dell’antico Egitto e l’utilizzo di sostanze psichedeliche. La comunità dell’Abbazia di Thèlema era a tutti gli effetti una comunità libera, priva di ogni regola o legge da parte della società esterna.
Gli abitanti e i vari adepti che passarono di li praticavano il sesso libero, e uno dei punti focali della dottrina di Crowley era la normalizzazione della sessualità in ogni sua forma, associata spesso a rapporti di gruppo che venivano praticati in maniera costante, insieme all’utilizzo e all’assunzione di droghe per riuscire a raggiungere stati di autocoscienza seguendo la via della mano sinistra (locuzione che si riferisce, nella tradizione esoterica, alla magia nera, contrariamente alla mano destra che rappresenta la magia bianca e benevola).

❝Fa ciò che vuoi, così potrai essere.❞

aleister crowley

Il tempio di Aleister Crowley aveva intere pareti dipinte e citazioni di ogni genere che evocavano il culto di Thèlema, raffigurazioni o testi spesso molto suggestivi che creavano un connubio perfetto tra libera sessualità e profonda cultura esoterica. Come si può ben immaginare, tutto questo, visto con gli occhi degli abitanti di Cefalù, e tenendo anche conto del periodo storico, venne considerato un’eresia, e la reputazione dell’Abbazia iniziò inevitabilmente ad avere una terribile caduta.
Tra la popolazione si parlò addirittura di sacrifici di bambini, e ci volle poco affinché la parola ”Satanismo” venisse attribuita al culto di Crowley.

Scatti di F. Paolo Miccichè📸

Con l’affermarsi del fascismo le cose presero decisamente una piega diversa ed inaspettata: Aleister Crowley venne ufficialmente espulso dal Regno d’Italia e spedito in Tunisi, nell’Aprile del 1923, per ordine del duce Benito Mussolini che era venuto a conoscenza di ciò che accadeva all’interno di Villa Santa Barbara. Ma, entrando nel dettaglio di questa decisione, pare che un evento in particolare avesse influito più di tutto il resto.

Nel 1922, un anno prima dell’esilio, presso l’Abbazia vi si trasferì una giovane coppia formata dalla modella Betty May e da suo marito, Raoul Loveday. Egli era debole di salute, e il precario stile di vita condotto in quel periodo non fece che peggiorare le cose, portandolo alla morte l’anno dopo. La moglie condannò Crowley accusandolo di aver coinvolto il marito in un rituale che prevedeva l’assunzione di sangue felino, ma Aleister smentì sempre tale accusa. Nel momento in cui Crowley lasciò l’Italia iniziò una vera e propria propaganda antifascista attraverso la scrittura di poesie satiriche su Mussolini, ritenuto il responsabile diretto della sua espulsione, anche perché Aleister amava molto Cefalù, al punto da desiderare di essere seppellito sulla Rocca, vicino al Tempio di Diana.
Le donne rimaste, a quel punto, vendettero l’arredamento, tornando così ognuno nel proprio paese d’origine. Così, il tempio, fulcro del culto di Thèlema, venne tragicamente chiuso e l’Abbazia abbandonata, cadendo in rovina ufficialmente dopo il 1924, quando gli affreschi del mago vennero irrimediabilmente rovinati e ricoperti di graffiti.

Aleister Crowley si spense il 1° Dicembre del 1947 a causa di una bronchite. Fu cremato il 5 Dicembre 1947 a Brighton.

L’Abbazia di Thèlema, dagli anni 50′ in poi, è stata sfondo di celebri racconti letterari (tra i più celebri quelli di Alessandro Dell’Aria e Leonardo Sciascia), canzoni, film e persino oggetto di servizi giornalistici e documentari. Ma, nonostante le mille voci e le grandi prospettive progettuali, quali l’apertura di un museo o luogo di studi, l’Abbazia finì comunque per essere vittima di un terribile e definitivo abbandono negli anni ’90. Ad oggi la residenza rimane in un avvilente stato di incuria; tuttavia, è ancora possibile vedere qualche frammento e qualche dipinto, e leggere dei versi provenienti dalle opere del mago.

Scatti di F. Paolo Miccichè📸


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