UN ESPLORAZIONE DI THE URBEX CAFE.
In Sicilia, durante l’epoca fascista tra gli anni 20 e 40, sono stati registrati almeno un’ottantina di interventi legati alla riforma agraria. Si tratta di borghi, piccoli raggruppamenti di case coloniche e villaggi rurali, completati nell’immediato dopoguerra e funzionanti almeno fino agli anni 60 per poi essere abbandonati. Tra questi troviamo il Borgo Livio Bassi a cui è dedicato questo articolo.
Il Borgo, intitolato all’ufficiale e aviatore della Regia Aeronautica Livio Bassi, si trova nelle campagne della Sicilia Occidentale, e la prima fondazione risale al 1940 grazie al progetto dell’architetto Sansone che lo terminerà solo nel dopoguerra.
Scatti a cura di The Urbex Cafe📸
Inclusi nel lavoro progettuale erano previsti la Casa del Fascio, la caserma dei Carabinieri, l’osteria, la posta, la scuola, alcune botteghe e la chiesa, ma la costruzione fu sospesa nel 1943 e mai ultimata. Borgo Livio Bassi passò quindi nelle mani del Comune nel 1975 e venne abitato da diverse famiglie prima di subire un tragico e lento declino.
La fama recente che ha acquisito questo borgo viene grazie ad una nota serie televisiva intitolata ”Makari”, che ha scelto proprio questa fatiscente location per girare alcune scene, ma chi ne conosce la reale storia e chi ha vissuto nei pressi di Borgo Livio Bassi ricorda ancora la tragica fine del parroco della Chiesa, padre Michele.
All’interno del borgo svolgeva le sue messe per i fedeli della zona, e lì vi abitava giorno e notte nella piccola canonica. Pare sia stato assassinato nella notte tra il 25 e 26 Febbraio nel sonno con circa sette colpi in testa.
A lui verrà dedicato l’edificio destinato ad ospitare i servizi che sorgeranno nel nuovo paese, perchè, da quanto costatato è in corso ad oggi la riqualifica e il restauro di Borgo Livio Bassi. Il progetto prevede la manutenzione dell’arco d’ingresso e dell’ex edificio scolastico destinato a promuovere la cultura contadina. Saranno stanziati anche dei fondi per costruire 10 alloggi sociali che sorgeranno in uno dei tre edifici che ospiteranno questi servizi, tra cui un laboratorio informatico e un centro di ristorazione.
Scatti a cura di The Urbex Cafe📸
Nel corso della nostra esplorazione, in un Sabato di pioggia, ci siamo piacevolmente imbattuti tra i vicoli di questa borgata affascinante. E’ come ritornare indietro nel tempo, in una Sicilia fatta di semplici cose, una Sicilia un po’ più conservatrice.
Mentre ci addentriamo scopriamo l’esistenza di una club house appartenente ad un gruppo di motociclisti della zona, e con enorme sorpresa notiamo il loro piccolo cagnolino mascotte che si aggira lì intorno silenziosamente.
Ormai il Borgo Livio Bassi è spoglio e deserto, non sembra essere rimasto molto a causa dei lavori in corso al suo interno, motivo per cui pare che la maggior parte degli oggetti e documenti del luogo siano stati raggruppati e accatastati in un piccolo garage aperto, in cui abbiamo curiosato. Centinaia di carte d’identità risalenti al 1998 sparpagliate per tutta la stanza tra la polvere e l’intonaco sgretolato. Molti degli edifici risultano essere chiusi, come la chiesa o le poste, ma qualcosa di curioso lo troviamo al piano superiore di una palazzina che ha ancora bagno e cucina intatti.
Scatti a cura di The Urbex Cafe📸
La meravigliosa vista dai balconi è una boccata d’aria fresca, che ci porta a immedesimarci in chi, un tempo, da lì si affacciava abitualmente per scorgere ogni centimetro di quella bellissima cittadella di una volta.
Borgo Livio Bassi rappresenta una meraviglia congelata nel tempo che non ha mai avuto la vera opportunità di sbocciare, per questo prima di lasciarlo gli auguriamo tutta la fortuna necessaria a poter risplendere.
LO SCOPO DELL’ARTICOLO IN QUESTIONE NON E’ IN NESSUN MODO
QUELLO DI INCORAGGIARE IL LETTORE O INVITARLO ALL’ESPLORAZIONE.
TUTTI I LUOGHI MENZIONATI ALL’INTERNO DI THE URBEX CAFE
SONO IN ROVINA E COSTITUISCONO SPESSO UN PERICOLO DI CROLLO.
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OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO.
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