❝…strani incontri, quelli che si fanno al luna park; luogo di divertimento ma anche di mistero, spazio all’interno del quale il sorriso è sempre legato al brivido e a una forma dolce di paura.❞
Raffaele Mantegazza, Una città per narrare, 2000
LE ORIGINI E LA STORIA DEL PARCO GIOCHI ABBANDONATO DI LIMBIATE
Tra il 1964 and the 1965 nasceva Città Satellite, conosciuta anche come Greenland, grazie a Giuseppe Barollo che concesse il terreno su progetto di Simeone Sardena: l’idea era quella di creare un Luna Park gigantesco (375.000m2).
Brollo e Sardena, però, non furono gli unici ad avere quest’idea, poiché fu progettato proprio un paio di anni dopo il famoso parco di Gardaland, ponendo così, i due parchi, come innovatori in Italia in fatto di parchi giochi fisso.
La vita di Città Satellite, o Greenland, non fu semplice; come spesso accade la caduta si è rivelata più assordante del successo, e nel 2002 iniziò il suo ufficiale declino quando fu sottoposta a sequestro a causa di presunte e svariate irregolarità, fra cui spiccano il presunto abusivismo, violazione delle normative sulla sicurezza, crack finanziari, e varie diatribe sulla proprietà. Ma anche problemi gestionali, economici e calo della clientela.
Photos by Alessia 📸
Gli elementi principali che diedero vita a Greenland furono un laghetto ed un trenino, e poi, lentamente com’era previsto, si realizzarono un’altra serie di attrazioni attorno al laghetto, considerato il cuore del parco. Contemporaneamente allo sviluppo di nuove attrazioni e servizi, crebbe anche il numero di visitatori, che portò i proprietari all’utilizzo di ulteriori investimenti come parcheggi e ristoranti, e furono anche migliorate le vie d’accesso al parco giochi.
L’ingresso a Greenland era gratuito: questo parco divertimenti accoglieva molte famiglie che potevano scegliere se acquistare il braccialetto per utilizzare tutte le installazioni presenti, oppure acquistare singoli gettoni per le attrazioni, o ancora, godere dei diversi parchi gioco messi a disposizione gratuitamente.
Dopo la chiusura totale, nel 2009, si è parlato, come spesso si fa, di possibili recuperi del parco giochi.
Le proposte, infatti, furono molteplici, compreso il ripristino di un parco divertimenti, ma nulla sembra essersi ancora concretizzato a causa probabilmente della fattibilità dei progetti stessi, ma anche dall’unanimità degli eredi all’adesione per una nuova rinascita di Greenland.
IN CHE STATO VERSA GREENLAND OGGI?

Quello che ad oggi è possibile trovare, nell’originaria Città Satellite, tra montagne di detriti e tronchi d’albero caduti, sono poche giostre, o quel che ne rimane. Trenini, piste sommerse da rampicanti e muschio, scheletri di montagne russe pericolanti e arrugginiti, piccoli tir, vari stand dei giochi di abilità come il tiro a segno e così via. Tra le varie strutture ancora accessibili, invece, uno dei più grandi punti di ristoro di Greenland: il Bar Ristorante Pizzeria Katanga. Di questo locale non rimangono ormai che le pareti, l’insegna e qualche elemento di mobilio.
All’ingresso, invece, salta all’occhio la mappa del parco, datata 1999/2000, totalmente sbiadita, che segnalava prezzi e promozioni per i visitatori.
Successivamente, la mascotte, di forte impatto suggestivo; un enorme scoiattolo che ricorda tanto Alvin Superstar, per via della sua felpa verde con l’iniziale del parco, una G.
Nel cuore del parco, troviamo il famoso laghetto, questo bacino artificiale che risale agli anni ’30, costruito per sopperire alla necessità idrica del vicino ospedale psichiatrico e, negli anni di Greenland era a disposizione per la pesca sportiva. Oggi, questa pozza artificiale, priva di cure e manutenzioni, è diventata un vero e proprio pantano, dal quale emerge una puzza di abbandono e marciume non indifferente.
Photos by Andrea Bignotti📸
Camminando lungo le rovine di questo parco giochi sommerso dalla vegetazione, e in diversi periodi dell’anno, anche da qualche fiore che nasce donando un po’ più di colore a quello che sembra essere un set di un film dell’orrore, si può giungere alla casa del custode di Greenland: sulla parete principale, una targa commemorativa in memoria di Walter Spaggiari, che, da come si può leggere, contribuì alla realizzazione del luna park.
Greenland, ad oggi, è una sorta di limbo. Terra di nessuno, che accoglie fotografi e curiosi, ma che ospita anche qualche senzatetto che cerca un po’ di riparo nelle diverse casette ancora in piedi, un tempo utilizzate come postazioni di controllo dagli operatori delle attrazioni.
Entrando nelle casette dunque accessibili e aperte, salta subito all’occhio la sensazione di un’occupazione semi permanente da parte di qualche ospite abusivo.
Del parco divertimenti originario rimane ben poco: molte attrazioni sono state smantellate e vendute dai proprietari per far fronte alle spese che continuano ad incombere.

Greenland, allo stato attuale, risulta essere non visitabile, o almeno non senza un permesso, a causa della vigilanza e dalla presenza di persone in roulotte che occupano il posto, che molti urbexer affermano essere poco cortesi.
Città Satellite resta un luogo profondamente suggestivo, un luogo dove un tempo era possibile sentire gli schiamazzi dei bambini, i rimproveri dei genitori, il rumore delle attrazioni e i loro suoni. Perché è così che immaginiamo un luna park: un posto estremamente caotico, magico, un luogo senza tempo per grandi e piccini destinato a vivere ed esistere nel cuore di tutti per l’eternità.
Quello che oggi noi tutti ci auguriamo, è certamente una ripresa del meraviglioso parco giochi di Città Satellite, ma nel frattempo, se riuscite, potreste ancora essere in tempo per visitarlo e scoprire cosa si cela dietro all’imponente Greenland.
Di seguito vi riporto un video YouTube del canale ”scultura danza” dell’anno 1992, girato per ricambiare Greenland che quell’anno sponsorizzò lo spettacolo di una scuola di danza, per farvi un’idea di com’era il parco giochi originariamente.
THE PURPOSE OF THIS ARTICLE IS IN NO WAY
TO ENCOURAGE THE READER OR INVITE TO EXPLORING.
ALL LOCATIONS MENTIONED WITHIN THE URBEX CAFE
ARE IN RUINS AND ARE OFTEN A DANGER OF COLLAPSE.
WHOEVER DECIDES TO VENTURE OUT TAKES
EVERY CONSCIOUS RISK.
LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS.
